Dimmi chi ti amò
perdendo il sennò a rincorrere
la luna nel suo immenso cielo.
Tu lontana come aquila
sovrasti la mia anima muta e abbattuta,
libera e solitaria
per le cime al lieve sussurro dell'aria ti muovi
come il pensiero che non ha limiti,
tu sei astro che sorge
e illumina il buio della solitudine.
io fra le nebbie vago da immemore tempo
e mai giungo alla meta,
come Ulisse naufrago
alla ricerca dell'isola
che sempre agogno,
al fin giunger ai lidi
e gridar terra mia,
a te mi arrendo
scendendo fino alle sue profondità
per appartenervi con tutto il mio essere.