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Storia di un angelo

Giace smarrita,
sopra la terra,
dai venti portata,
la creatura alata.

Giace smarrita
Dai venti portata
ormai di ali priva.

sospira la terra
al sol contatto,
essa cammina
sotto quel sole.

sotto quel sol
ormai vano,
orami spento,
oscurato da lei.
il cui sorriso
sopra esso sta,
sorriso non d'uomo
ma di mondi infiniti
e paradisi incantati.

accecato da esso
il sole sparì.

ma i suoi occhi,
di tale creatura,
il mondo guidavan,
e al suo guardar
svanivan le paure.

"profondità sconociute giacevano in essi
occhi mortali di vita fautori."

"ai suoi baci fuggivan le nevi.
ai suoi baci sbocciavan i fiori."

non banali fiori
ma petali dell'eden
dai luminosi colori,
fiori eterni che ornavano il mondo
e incoronavano la creatura.

oh, vanitoso mondo,
con stelle e pianeti ti vanti,
la tua bella creatura
ti rende perfetto
con la sua lucentezza.

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 16/04/2012 11:14
    splendida poesia complimenti andrea

2 commenti:

  • Andrea Pezzotta il 06/03/2012 14:34
    uh hai ragione, errore di trascrizione, correggo subitissimamente grazie mille
  • alta marea il 06/03/2012 10:53
    Bella poesia, complimenti un piccolo errorino di scrittura sopra il esso sta - DI esso sta.