Silicosi (Ma tu non pensare che ciò possa ancora accadere)
Polveri incubate in carni vive
Scorie brunite su terra rugginosa
già ulcerata da lave meccaniche
sotto cieli riverberati dal rosso
ferro rifuso nel ricordo rimosso
di macchine utensili e tecniche
Tra i fumi di un'aria caliginosa
Stigmate vili su carni già dissolte
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2 commenti:
Anonimo il 16/02/2013 20:06
Polveri ed utensili in ambiente nocivo, amara denuncia di malattia professionale che sicuramente nell'intenzione dell'autore riguarda chi di silicosi è veramente ammalato e non chi...
Bella poesia pur se di ostica lettura, dato l'unico periodone. Non capisco il titolo. Credo sia ironico ma forse andrebbe un po'n spiegato. Poi io non sono uno che capisce sempre tutto eh...
Comunque complimenti e a rileggerci.