username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Atto finale

Felici degl'inutili pesi nei cessi deposti
Incoscienti e leggeri guardiamo le tazze:
mulinella l'acqua di scroscio e risucchia
nelle tubature i nostri cervelli di lercio
sconvolti in lunghe prospettive di merda.
Con i crani vuoti già vaghiamo scomposti
per strade, vie, piazze, salotti e terrazze
impiantando nei vuoti antenne e frequenze,
liberi dal pensiero e senza alcuna macchia
né sensi di colpa per il nostro commercio.
Noi, liberati da quella coscienza bastarda
finalmente contenti di essere sciocchi
scivoliamo verso il nostro ultimo atto
ciechi e incuranti nel Paese dei Balocchi

 

3
6 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Don Pompeo Mongiello il 15/03/2012 13:15
    Di certo ci vuol una fantasia non indifferente come la tua, per rendere questa poesia una vera poesia.

6 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 15/03/2012 19:18
    Un plauso dovuto per questa tua tanto tanto bella!
  • mauri huis il 14/03/2012 18:23
    Uhmm, non t'eri svegliato bene quel giorno eh? Comunque è una poesia che va bene per quando uno è incazzato. Quindi ha un suo senso, oltre a quel certo odorino... A parte gli scherzi, e la metafora forte, mi riconosco perfettamente, nella quartina finale. Quindi complimenti!
  • Anonimo il 13/03/2012 22:52
    Come sempre, Ivano, dai ampia dimostrazione della tua capacità di poetare in senso classico, attenendoti alle regole rigide cui si sottomettevano i grandi poeti del passato. Per affrontandolo con stile e linguaggio moderno. La tua denuncia è la denuncia che senti fare tritamente e ritritamente ogni giorno da una certa intellighenzia. Ma tu lo fai decisamente in modo più elegante, sarcastico e originale. Dire che mi è piaciuta è un eufemismo... logico
  • Anonimo il 08/03/2012 20:20
    Nessuna cosa è così surreale da non essere una denuncia reale di quello che siamo e di quello che diventeremo, in prospettiva.
    Una poesia apprezzata per forma e contenuto, in cui le immagini, volutamente forti, danno peso reale alla denuncia.
    Complimenti!
  • Anonimo il 08/03/2012 16:14
    sono in accordo con il commento di stefano... molto bella
  • Anonimo il 07/03/2012 16:45
    splendida denuncia ivano.. bravo

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0