Felici degl'inutili pesi nei cessi deposti
Incoscienti e leggeri guardiamo le tazze:
mulinella l'acqua di scroscio e risucchia
nelle tubature i nostri cervelli di lercio
sconvolti in lunghe prospettive di merda.
Con i crani vuoti già vaghiamo scomposti
per strade, vie, piazze, salotti e terrazze
impiantando nei vuoti antenne e frequenze,
liberi dal pensiero e senza alcuna macchia
né sensi di colpa per il nostro commercio.
Noi, liberati da quella coscienza bastarda
finalmente contenti di essere sciocchi
scivoliamo verso il nostro ultimo atto
ciechi e incuranti nel Paese dei Balocchi