Fiori gialli sparsi sull'asfalto
intriso di sangue rosso vivo,
sangue di donne pugnalate,
sfregiate, violentate, oltraggiate.
Fiori gialli nelle camere da letto,
nelle cucine delle case,
nelle ville e nei tuguri,
dove risuonano i rumori
di pugni, calci e sputi,
e le urla di dolore e di rabbia
di donne in balìa di uomini
simili a bestie inferocite.
Fiori gialli sui roghi
dove ardono le streghe,
vittime innocenti di
oscurantismo e pregiudizi,
e nei campi di sterminio
dove donne senza età
subiscono l'ingiuria
di uomini in divisa,
soldati di una sola religione,
quella di odio e prepotenza.
Fiori gialli sulla pelle
di donne ancora schiave
e di bambine mutilate
nel corpo e nella mente
da pratiche perverse
in nome di un dio
che non può volere dolori e atrocità.
I fiori gialli non possono cancellare
il sangue rosso vivo,
non possono asciugare le lacrime
di dolore e i marchi sulla pelle,
non possono regalare sorrisi
a chi muore ogni giorno dentro,
non possono colorare la vita
nemmeno per un giorno
a chi subisce violenze e prepotenze.
Sono un uomo,
ma siano maledetti gli uomini
e la loro vile debolezza
quando diventa forza bruta
e folle disumanità,
quando a donne senza colpe
e a bimbe dolci e immacolate
si regalano non granelli delicati di fiori gialli
ma grani duri come pietre
di odio, di violenza e di bestialità.
Perdono, oggi chiedo perdono
a tutte voi, compagne impareggiabili di vita,
in nome di chi,
accecato da presunte ostentazioni di virilità
o dai fumi dell'alcool e della droga
oltraggia ogni giorno il vostro corpo martoriato
e la vostra anima senza più vita e volontà.