Dalle tenebre è sbocciato questo nuovo fiore,
questa nuova vita che sorge dai più profondi abissi
di ciò che risiedeva sigillato, nel mio cuore.
E adesso so, ciò che si cela nella notte
tra le stelle più alte e il chiarore della luna.
Come la via lattea, che accompagna il viaggio
delle creature celesti in contemplazione di se.
Questa rosa notturna mi culla, mi sussurra
come una musa d'altri tempi. E mi parla
di questo mondo che resta ancora una volta selvaggio.
Il vento si alza, come sospinto da quei diavoli in attesa.
Dietro le mura di questo giardino inesplorato, e porta via
con se ogni cosa. Tutto tace, tutto dorme.
Poi semplicemente ritorna ancora alla vita,
e i petali di questo giardino, trasportati nel mondo.
Dov'è la risposta? Quanto mi struggo, quanto mi tormento.
Ci sono voci, voci, voci. Non fanno altro che chiedere
sempre la stessa cosa. E io non avevo alcuna risposta.
Non sapevo come placare questi tormenti,
che distruggevano il mio giardino notturno.
Dov'è la risposta? È quì, voi la desiderate. Lo so.
Venita a prendervela, non la proteggerò.
Io non sono un custode della verità,
non anelo a tenerla tutta per me.
La volete, venite a prendervela.
Dov'è la risposta? Si trova la dove l'avete cercata,
la prima volta che siete comparsi. Li dove tutto ha avuto inizio.
Non sono parole, non sono immagini. Non posso far altro che sperare.
Lascio che voi la comprendiate, che la facciate vostra.
La risposta è quì, ancora una volta dove credevate non ci fosse,
nel mio giardino notturno.