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Da Stradivari a Paganini

È un bimbo fiero e saldo,
dalla pelle rilucente d'ebano,
questo liuto che si partorisce,
tra lo stupore gravido delle mie mani.
Il legno timido e maestoso
accetta festante
di annegarsi in maree di luce,
fasci di sole che custodiscono
note in procinto di compiersi,
archetipi inscalfibili di melodie,
che si rincorrono in vene di sogni;
l'archetto celia sbarazzino
con corde che si scoprono magia,
e si trastulla leggero il destino,
tra le infiorescenze musicali,
di un'estasi di violino.
Le note viaggiano sfuggenti,
con la fretta dell'arte vera,
incomprimibile dal sonnifero del tempo,
saltellando scaltre e coinvolgenti,
tra la seduzione di un moto perpetuo,
e il troneggiare di un capriccio.
Dove le mani di Antonio
si fanno artigiani silenziosi e inarrestabili,
che liberano forme sopraffine di liuto,
dalla ragnatela creativa delle falangi,
erompono i sollazzi singhiozzanti e maestosi
di Niccolò il veneziano,
che comanda ai suoi arpeggi,
di solcare sussurri di incontaminata laguna;
vi come violino, vi come Venezia,
strano intreccio del fato,
avanza, dolce e immortale colombina,
finchè il ponte di Rialto non ti riveli,
la discesa di miele di note,
inventata apposta per te e per i tuoi sorrisi.

 

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5 commenti:

  • cristiano comelli il 12/03/2012 18:51
    Grazie Vincenzo, sempre gentilissimo e profondo, c'è davvero sempre da imparare leggendoti in versi e in prosa. Grazie davvero. Cordialità.
  • Vincenzo Capitanucci il 12/03/2012 17:05
    Atto e Potenza... di una perfetta melodia...

    BraVissimo Cristiano... Antonio e Niccolò... Strade varie appagano el nino... rileggevo dopo trent'anni.. Narciso e Boccadoro... che gran libro... fra Arte e Pensiero... fra irruente emozione e sublime ragione..
  • karen tognini il 10/03/2012 08:10
    Bella.. bella... bella.. note svolazzan di gioia lieve in questa giornata che sa gia' di primavera...
    note poetiche meravigliose...

    Bravissimo Cristiano...
  • cristiano comelli il 09/03/2012 22:59
    Sposo in pieno il commento, diciamo però che Paganini sarebbe stato inconcepibile senza Stradivari, penso alla visione aristostelica di materia e forma; la materia, mi pare di ricordare, nasce come potenzialità indeterminata e può quindi avere un senso soltanto se riceve una forma; Stradivari è la materia, anche se non era potenzialità indeterminata ma determinatissima a creare capolavori lignei che suonassero divinamente, e Paganini è la forma. Grazie per l'attenzione e cordialità.
  • Anonimo il 09/03/2012 22:37
    Uno strumento (lo stradivari) che esalta le qualità proprie dell'artista Paganini. Uno strumento che esprime il massimo della sua qualità, grazie alla sollecitazione tecnica e alla sensibilità interiore e musicale del maestro Paganini. Entrambi si fondono in un'unica formidabile ed eccelsa armonia di suoni, di variazioni, di tonalità.
    Personalmente, mi piace ricordare il famoso "Paganini non ripete" rivolto al futuro re di Savoia.
    Sarebbe bello se qualcuno potesse dire una cosa del genere a tante nostre meschine figure della politica!

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