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Inno alla morte

Madre serena, di nero vestita
provata da duro lavoro
a te affiderò le mie membra
resti di guerra e martirio
il tuo grembo sarà la mia culla
dormirò nel tuo freddo respiro
veglierà su di me la tua falce
come il falco sul prode guerriero.
Il tuo bacio sarà la mia vita
il tuo abbraccio il mio dolce ristoro
madre cara, di nero vestita
può sembrarti uno sporco lavoro
ma son io che protendo le dita
per sfiorare il tuo volto che adoro.

 

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14 commenti:

  • miss O il 27/09/2009 22:53
    fantastica.. um po macabra pero bellisma, nn ho parole
  • sara rota il 03/09/2008 07:24
    Bella poesia, macabra, ma essenziale.
  • Nicola Saracino il 05/08/2008 18:51
    Peccato per lo "sporco lavoro", piccola nota stonata per esigenza di rima. E per quella falce di morte, che non veglia su nessuno perché nessuno può proteggere. E non si capisce quale sia lo stato di coscienza in questa nuova condizione. E speriamo che non risponda a verità l'ultimo verso...
  • Pablo X il 02/08/2008 23:11
    Hai ribaltato l'immagine della morte da mostro a madre in negativo, alla quale rientriamo in grembo. Brava
  • Vincenzo Capitanucci il 31/07/2008 09:17
    Un meraviglioso inno alla Madre Morte... l'unica consolatrice... di guerre e martiri... chiudi questi occhi stanchi... con un bacio...
  • ALESSIO SANNA il 14/04/2008 10:32
    Molto sincera, metti in chiaro che morte la teme solo chi chi è obbligato a nascondersi da lei, complimenti veramente.
  • IGNAZIO AMICO il 08/09/2007 14:46
    Poesia stupenda per un contenuto profondo e impegnato che hai avuto l'eccezionale coraggio di trattare con disinvoltura. Brava, ma lunga vita felice a te.
  • Anonimo il 19/06/2007 19:58
    comunque è una bella
  • Anonimo il 19/06/2007 19:56
    Una essenza della vita che verrà a mancare, adorare un volto che tutti vorrebbero evitare di vederlo. La tua ricerca al volto è irreale
  • lory giacobbe il 15/06/2007 12:36
    Sara'pur serena, sicuramente inevitabile, ma spero solo che ci metta un po di tempo a trovarmi, io nel frattempo mi nascondo. Non mi piace elogiarla, sa mai che possa pensare che gli voglia bene. La vita e' breve ed e' bella, vale comunque la pena di viverla intensamente, anche nelle pene. La Signora e' lunga... lunga... e poi come sera' veramente? La tua poesia e'molto bella e profonda, ma nell'incertezza preferisco parlare delle cose che si possano raccontare. Brava comunque. Ciao
  • laura cuppone il 15/06/2007 11:57
    "... davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare..."
    certe volte è sorella, sollievo...
    bella descrizione di uno stato d'animo...
    non c'è bisogno che tu la cerchi... lei c'è...
    come la vita...
    un saluto
    l
  • roberto mestrone il 15/06/2007 10:41
    Morte invocata come portatrice di pace dopo una vita vissuta nel ''duro lavoro e nel martirio''.
    Brava Sabrina!
    Ro

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