Penso ed urlo alla musica che copre i miei pensieri senza molto successo.
Così inizia un altro giorno, con sorrisi inventati e invisibili "sto bene";
anche perchè non ho scelta, la gente ha di meglio da fare che ascoltarmi...
E urlo cercando un riparo per le lacrime che scorrono tra i pensieri,
cercando riparo dai graffi che il cuore tenta di ricucire.
Sovrasto il Mondo esterno che si sente impotente di fronte al mio sfogo...
Canto, canto, ed alzo più la voce, urlando al cielo,
contro le strade trafficate, contro i passanti;
sputo i pensieri più soffocanti rendendomi debole...
Ma, urlando le frasi di quelle canzoni, mi sento libero.
Avverto odore di poesia e le sensazioni si fanno più fitte;
ricevo batoste dal sole che mi tormenta chiedendo un sorriso...
Mi chiudo in stanza, cuffie nelle orecchie, e si parte per un Universo da me inventato.
E mi sento libero dal Mondo, che dolce sensazione,
libero tra le catene del cuore che mi spinge nell'oscura verità.
Mi sento libero tra le catene della realtà che mi esorta a non sognare ad occhi aperti,
a non immaginare ciò che forse mai avverrà;
ma preferisco illudermi e per un attimo liberarmi da quelle odiose e strette catene.
Mi sento libero tra le catene dell'anima che urlano perdono,
mi sento libero tra le catene che mi trattengono nel Mondo reale,
quello con cui convivere.