Ripongo il mio libro
ai piedi del letto
perchè questa notte
un pensiero venga scritto.
Non ho fantasia
senza un pezzo di pane
ma penso a domani
e mi tengo la fame.
Sui cigli delle strade di periferia
sul pontile di un cantiere
agli occhi blandi della via
al calore delle ciminiere.
Due mani nelle mani
un respiro breve
due pensieri vicini
una coperta e non tremare!
Così cade la neve
sui miei cartoni
e penso al bene
che voglio alle stagioni.
Piccoli corpi bianchi
si posan sulle dita
sono i miei pensieri stanchi
che ormai reggo a fatica.
Domani la neve
coprirà il mio odore
ed io con delle ali vere
tornerò dal mio amore.
Amore che a voi
non è mancato
amore che invece a noi
è stato negato.
Scriveva così
la mia matita
mentre un brivido veloce
mi rubava la vita.
Bisogna imparare a cadere
senza farsi male
come fa la neve
sopra la morale.
Tutto il bianco del mondo
lo puoi trovare domani
dentro gli occhi di un cielo ingordo
sulla mia casa di cartone.