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Era quasi primavera

C'era l'aria frizzantina
e luce tersa, quando le mascelle
di mia madre s'aprirono
per emettere un muto, doloroso, grido.
Colpita da una forza invisibile,
vidi un'espressione di sorpresa sul suo volto,
come se qualcosa d'inaspettato
o di nuovo le stesse accadendo.
Un tremito forte a malapena trattenuto
le spalancò la bocca e dalle sue viscere
un alito gagliardo uscì dal suo corpo.
Il cinguettio dei passerotti in amore
entrava nella stanza, mentre le tende
della finestra filtravano la luce del giorno.

l

 

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5 commenti:

  • Barbara Scarinci il 14/04/2012 15:47
    Bellissima poesia per la rappresentazione di un così triste evento. Toccante
  • Dolce Sorriso il 06/04/2012 17:02
    sempre bravissimo Fabio... bella e dolcissima poesia
  • Anonimo il 18/03/2012 16:08
    Ha messo le ali, e come i passerotti è entrata nella luce senza tramonto. Bellima riflessione sull'accaduto, molto piaciuta.
  • Anonimo il 16/03/2012 18:27
    bellissima poesia come tutte le tue. sempre bravo
  • loretta margherita citarei il 16/03/2012 17:33
    toccante molto bella 1 abbraccio

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