Quanto il cielo si prepara per il rito della sera
e il sole sul colle Bulgheria si addormenta,
a casa torna il contadino stanco,
avanti a lui dondola la testa l'asinello
l'ultima foglia strappa la capretta dalla siepe.
La chioccia raccoglie in un angolo della cucina
dei pulcini il pigolio sotto le sue ali,
il giovane castagno scoppietta nel camino
spaventa il gatto nella cenere assopito
e la fiamma anima ombre d'anime morte,
scorre la corona nelle dite della nonna
e un mormorio che ringrazia e supplica.
Si ferma il tempo, il mio spirito si placa,
guardando il cielo ornato di stelle
sprofondo nell'abisso del mio cuore,
l'eterno mi rapisce in infiniti spazi
e la luna pietosa mi sorride.