fummo sagome veloci
tra filari d'uva fragola
e immobili felini accucciati
ad azzannar la preda
in raspi colmi d'acini di miele
tra le fughe repentine e
nelle sfide tra i vitigni
col coraggio e lo spavento
ci proclamammo Re
ed impuniti Eroi
ma sui volti da lepre braccata
rossa appariva la paura
quando
l'urlo del padrone vibrava
nell'aria come lo scudiscio
che avrebbe volentieri carezzato
i nostri culi imberbi