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Parto-rito alla vita

Sono pronto
la corsa sta per iniziare:
lo starter esplode il colpo
uno scatto e...
via, si parte.

Potrò conquistare un oro
è lunga e accidentata questa marcia

il fiato si fa corto...
forse potrei

sono stanco...
lo vorrei

forse giungerò al traguardo...
non conseguirò un premio.

Sarò stato uno dei tanti concorrenti
ai quali non sorrise gloria
ho speso le mie energie
per toccare quel cuore prezioso che
mi nutrì del suo desiderio.

Morirò per mano mia
di un uomo morto
per ciò in cui ha creduto.

Le onde del mare faranno brillare il mio spirito
ai raggi del Sole
cullandolo sotto la splendente luna e
sarò elevato al cielo,
una particella del nostro sistema solare,
un invisibile soffio
vivo, palpitante
nell'immensità del divino Amore.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 24/11/2016 01:51
    apprezzat... complimenti.

6 commenti:

  • Inchiappa Vito I Song il 26/03/2012 15:36
    Grazie Stella.
    Non importa l'ordine di arrivo, è importante essere stati condotti da un buon proposito; il sublime si avrebbbe nel raggiungere comunque l'agognata meta.
    Un buon pomeriggio.
  • stella luce il 26/03/2012 13:26
    avrai corso per il tuo divino amore, e cosa importa l'rdine di arrivo, ciò che conta è avere corso per seguire il proprio cuore ed il proprio amore...
  • Inchiappa Vito I Song il 24/03/2012 23:43
    Grazie Anna Rita.
    Tu hai autorizzato la tua nascita?
    Della vita non si conosce il tragitto nè la durata concessaci per percorrerlo. Nei diversi stadi si adottano passi diversi, dopo aver imparato a camminare. Mi prefiggo una meta da raggiungere, uno scopo da realizzare; corro ove mi è possibile, scalo degli ostacoli che incontro, marcio ove è stentato procedere, cammino più speditamente o arranco lentamente, saltello felice o passeggio rilassato. Desidero ottenere il mio proprosito ma ce la farò? Lungo il cammino, nel tempo le mie forze si esauriscono e quanto più distante vedo il traguardo ancor più mi chiedo se riuscirò a conquistarlo. Se passeggiando ovunque passi tutto è mio che motivo avrei di volere dell'altro? Tutto ciò che incontro posso possederlo? Ma è quello che capita che può soddisfare la mia fatica? Ed è certo che proprio quello che cerco non mi sfugga e che non debba inseguirlo ancora?
    Se conoscessi la mia vita fin dalla nascita le avrei dato un ritmo costantemente allegro
    Vorrei autorizzare il padre eterno a farmi rinascere in un tempo e in un luogo da sogno ma non so a quali dei suoi rappresentanti terreni rivolgermi e l'iter da seguire... non so nemmeno se potrò scegliere i miei genitori... dovrei sperare che mi li dia ancora buoni
    Una buona domenica Anna Rita
  • Inchiappa Vito I Song il 24/03/2012 23:35
    Grazie Vincenzo.
    Purtroppo io non ho la tua sapienza ma le tue citazioni mi lusingamo.
    È l'uomo (inteso anche nella sua complessità di umanità a decidere del proprio destino. Ogni uomo può mantenere vivo dentro di sè quello spirito di bambino che gli consente di vivere quel suo sogno di amore per la vita, non solo quello passionale, fino alla fine e conservare quel sorriso solare che soltanto chi lo conosce può vedere.
    Tu lo vedi Vincenzo perchè in te il Sole non tramonta.
    Un abbraccio fraterno e una serena domenica
  • Anonimo il 24/03/2012 19:25
    Si parte, si inizia un viaggio. Ti trovi a scattare dopo che lo starter esplode il colpo, senza che nessuno si sia preoccupato di chiederti se ti andava di fare questa corsa e senza capire bene e "forse giungerò al traguardo... non conseguirò un premio." Credo, a questo punto, che il fine ultimo del viaggio sia concentrare le proprie energie nel trasformare la corsa in un passeggio, in modo che nulla possa sfuggire al nostro passaggio.
  • Vincenzo Capitanucci il 24/03/2012 18:40
    Splendida Vito... solo un Uomo vivo può scrivere queste cose... anche se in fondo muoriamo sempre per mano nostra... le nostre erculee forze... avvelenate da un sangue senza Nesso... sopravvivono... in una particella scintillante di luce...

    Sofocle...

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