Femminili umori
come tracce di fumo
disegnano un volto in netto contrasto
di quanto riflesso dal freddo specchio.
L'anima trema, vorrebbe amare,
si rintana nella sua ombra,
miniato narcisistico effetto,
distratta da riti oziosi ossessivi.
Diacroniche ambigue visioni, senza arredi,
cattura d'altri orizzonti,
in alterata percezione, fodera privata enclave,
tracciando ardite prospettive
in serie illimitata di lattescenti visioni
deriva di una vita dal ritmo increspato
ordinata dal tempo in condensata noia.
Pensieri, spenti come esausti neon,
esaltano illusioni tessuti in stretta trama,
come rivoli desolati di pioggia leggera
scorrono su nero asfalto sospeso nella mente,
lampi obliqui sgranano diafane foto,
senza freno appaiono sul freddo schermo.
È solo un sussurro privo di spazio
a celare la fragilità riflessa dal reale,
dispersa in un fondotinta, dal rosa pigmento,
nell'inutile tentativo d'appartenenza,
si accovaccia oramai insensata
in un backstage rituale
nella ricerca d'altra impossibile realtà.