Dolce,
nel suo gioco di corde vocali
che spezza
sui prati del verde,
l'arancio prevale.
Dorme, serena sugli occhi
Si srotola
Un lembo,
le care illazioni emozioni del tempo.
Calma
Le voglie che lieta la cullano ora,
rintocchi di madre
la poggiano al suolo.
E spenta,
si gode dei sonni la quieta realtà,
coi tacchi e le stelle
sul viso.