nessun uomo
da me amato
mai
ha preso in seria
considerazione
il mio progetto
di costruire insieme
la casa dell'amore.
Ingegneri del piacere
alcuni,
costruirono per me
solo la camera da letto,
per altri, architetti
dell'estetica, fui
un bel ornamento, oggetto
da esporre in salotto,
altri ancora,
costruita la casa,
mi assunsero
come domestica a tempo pieno.
Fui così amante, oggetto, serva
e mai con loro
mi sentii donna completa.
Con lacrime di dolore,
con pareti di solitudine,
su solide fondamenta di onestà
e profondi valori,
ho costruito anno
dopo anno
la casa
che ora abito da sola.
Solo io ho la chiave d'accesso,
disponibile però l'uscio
ad aprire
all'uomo che dimostrerà
vero amore,
non violando più la mia
femminile dignità.