Di nuovo le ginocchia
cedendo
e per uno strano gioco
di equilibri e pesi,
all'indietro
oh Tu Maestro di vita
cadi;
e la volta del Cielo
Ti si apre,
e nella luce
il Padre Tuo
misericordioso vedi,
e le forze tutte
riprendi.
Il castigo che noi meritiamo si abbatte per la seconda volta sul Cristo trafitto (per i nostri errori)... schiacciato (per le nostre colpe)... caricato della croce (per le nostre ingiustizie)... e intriso di accuse ingiustificate... di metro in metro, intravede l'Eden... intravede il Padre... E noi? Soli... nei nostri tormenti... Iper la Tua... Don Pompeooo!
in quel piegar le ginocchia... il cielo si apre alla visione del Padre...
Bellissima Don... stai descrivendo la salita al Calvario... malgrado il dolore che ci porta in croce... in un modo meraviglioso... tappa per tappa... passo dopo passo..