Oziava tranquillo nella sua scatola
cranica, come un cervello sa fare:
si trovò sezionato indagato disteso,
come su marmo obitoriale, costretto
a pensare per dare un senso alla vita.
Gelosi scrigni custoditi nel mare
del profondo violati dalla pallottola
di parole ben acconciate a scovare
nei meandri di sinapsi nascoste
quel pensiero negletto, cui s'avvita
con fatica la vita svelata dal detto.