tanta angoscia, desolazione novembrina tra alberi morti e, immagino, un viale colmo di pozzanghere e foglie morte cadude e spazzate dal vento. belle (terribili) le immagini, ben riuscita nel suo intento. complimenti
Come promessole e dietro sua richiesta cortese, eccomi a cercare di commentare una sua fatica letteraria. Mi pare che la sua poesia sia una poesia che parla alla necessità dell'uomo di ricercarsi, questa "Novembre", al riguardo, è fortemente evocativa di questo concetto, o almeno a me così sembra.
Vi vedo anche un buono sforzo di introspezione e questo è proprio di chi vuole studiarsi sempre di più per individuare il modo sempre migliore di donarsi ai suoi simili. Direi che il suo mondo poetico sia valido e di gradevole lettura. Cordialità.
Anonimo il 22/04/2012 14:08
è l'apologia dell'abbandono.. kmq novembre non è un mese così male!
crepuscolare, di grande interiorità... è bella così, anche col dubbio del "se potessi"
Anonimo il 16/04/2012 13:02
Poesia aperta a interpretazioni dalle innumerevoli sfumature per la sua semplicità e capacità di suggestione. Richiesta di salvezza di un'anima che sente la forza vitale abbandonarla. A chi sia rivolta non si sa di preciso, di sicuro a un proprio pari sulla terra, forse una donna che confessa tristemente la sua impotenza. L'ombra della morte permea il componimento e forse essa è solo il passaggio ad un'altra dimensione,"oltre la fine", nondimeno rimane la stessa imperative e struggente domanda "illuminami".
La metafora di novembre che è un mese molto triste, fa sentire l'anima della poesia. Trovo un po' di speranza nella parola "illuminami" che sento luce di vita.
Non aspettare che essa ti illumini ma
tu illumina te stesso per illuminare il mondo che ti circonda.
Allora
solo allora
sarai libero...
felice e forte.
Molto bella!
Un caro saluto.
Francy
Anonimo il 21/04/2012 18:52
Questa mi piace molto: malinconica, suggestiva, a tratti funerea come ben si addice al mese dedicato ai defunti; lo spiraglio è rappresentato da quell'"illuminami" che apre e chiude la poesia. L'inciso credo sia volutamente ambiguo: se tu potessi? Se io potessi? Così come "oltre la fine" forse potrebbe rappresentare l'inizio. Non so, io l'ho interpretata così...
Profonda, misteriosa a metà tra crepuscolari e scapigliati, ma non voglio catalogarla non mi sembra corretto,è talmente introspettiva e va talmente a fondo, proprio come i rami dei morenti alberi, che è al di sopra delle correnti poetiche che conosciamo. L'anima se ne va a passi tardi, come quando l'inverno tarda a venire, così la tua anima vorrebbe tardare ad andarsene, e aspetta che qualcuno, qualcosa, un accadimento possa illuminarla. Bella!
Anonimo il 10/04/2012 19:01
Ha un non so che di misterioso. Non è solo dovuto dal titolo, ma anche da come l'hai composta...
"Illuminami (SE POTESSI...)"
Cambierei "tra morenti alberi" con "tra gli alberi morenti", il resto te l'ho anticipato!