Non ebbi occhi per osservar le stelle
oltre il limite invalicabile del cielo
io, che ruppi l'arcano sogno
di avvicinarmi a dio
Nulla toccai e nulla vidi
oltre il limite dei pensieri
e solitario stetti inginocchiato
all'altare della mia parola.
Frenetico il cammino verso te
ma non potei incontrarti
neppure per un istante
o manco immaginarti
Mi si fermò il respiro prima
e non seppi più dare aria
ai miei polmoni
anche il cuore mi sfuggì
con battiti leggeri sempre più lontani
fino a non sentirli più
Caduto stetti tra le rovine
delle membra
fino a che le ossa
si misero in bella evidenza
e nulla affiorò
del mio infantile bell'aspetto.
Turbine di luce sperai
che passasse
tra le orbite del cranio mio
ma nulla di tutto ciò avvenne
e non potei ritorno fare sulla terra
con forma naturale
Ora che speranza vacua affiora
immerso tra le sabbie desertiche
leggero sento solo il pensiero
sono vento e torno a volare
e ad osservar le stelle
oltre il limite del cielo.