Per risolver le questioni,
che in Italia son spinose
come sterpi e ormai annose,
ha lasciato la Bocconi
un anziano professore,
che, col vento a sfavore,
sta cercando di tirare
la carretta in mezzo al mare!
Ma i problemi sono tanti,
e mi par che ci vorrebbe
un governo di santi!
L'economia ristagna,
ognuno ormai si lagna,
ché a vivere si stenta
e il futuro spaventa.
I prezzi son saliti
di beni e servizi vari:
bollette, vestiti
e generi alimentari,
compresa la farina,
per non parlare poi
della benzina!
Andando di questo passo,
qua finiremo in basso!
La lotta all'evasione,
coi blitz dei finanzieri,
sta dando risultati
(oggi assai più di ieri),
ma restano elevati
gl'importi non versati,
ché, spesso e volentieri,
l'italico è marpione!
Fra le dolenti note,
risuona la più alta:
le tasche sono vuote!
Ogni posto è ormai precario
e fa piangere il salario;
senz'articolo diciotto,
qua succede il quarantotto!
Ma resta, e non è saggio,
di fronte allo scenario
di chi è senza lavoro,
l'indebito vantaggio
di qualche funzionario
dallo stipendio d'oro.
I rimborsi ai partiti
non sono mai finiti;
coi nostri soldi campa
pure la loro stampa!
Dobbiamo dire basta
al potere della casta!
Mentre la crisi impazza,
all'estero s'ammazza
il giovane soldato,
credente nella Patria,
che lì ce l'ha mandato!
Ci fan fare i sacrifici
(è aumentata pure l'ICI!),
ma potranno i professori
ricondurci a dì migliori?