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Il governo Monti

Per risolver le questioni,
che in Italia son spinose
come sterpi e ormai annose,
ha lasciato la Bocconi
un anziano professore,
che, col vento a sfavore,
sta cercando di tirare
la carretta in mezzo al mare!
Ma i problemi sono tanti,
e mi par che ci vorrebbe
un governo di santi!
L'economia ristagna,
ognuno ormai si lagna,
ché a vivere si stenta
e il futuro spaventa.
I prezzi son saliti
di beni e servizi vari:
bollette, vestiti
e generi alimentari,
compresa la farina,
per non parlare poi
della benzina!
Andando di questo passo,
qua finiremo in basso!
La lotta all'evasione,
coi blitz dei finanzieri,
sta dando risultati
(oggi assai più di ieri),
ma restano elevati
gl'importi non versati,
ché, spesso e volentieri,
l'italico è marpione!
Fra le dolenti note,
risuona la più alta:
le tasche sono vuote!
Ogni posto è ormai precario
e fa piangere il salario;
senz'articolo diciotto,
qua succede il quarantotto!
Ma resta, e non è saggio,
di fronte allo scenario
di chi è senza lavoro,
l'indebito vantaggio
di qualche funzionario
dallo stipendio d'oro.
I rimborsi ai partiti
non sono mai finiti;
coi nostri soldi campa
pure la loro stampa!
Dobbiamo dire basta
al potere della casta!
Mentre la crisi impazza,
all'estero s'ammazza
il giovane soldato,
credente nella Patria,
che lì ce l'ha mandato!
Ci fan fare i sacrifici
(è aumentata pure l'ICI!),
ma potranno i professori
ricondurci a dì migliori?

 

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6 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 09/04/2012 22:11
    ... Ma potranno i professori ricondurci a dì migliori? CHI VIVRA' VEDRA'... UN ENCOMIO A LA TUA SATIRA... E AL DOTTOR MONTI... E A CHI L'HA PRECEDUTO IL MIO..."ANNATE VIA CIARLIERI"... Solo per voi... oggi... L'ITALIANO ONESTO... LA SUA CINGHIA... FRANCESCO... FROM MICHELE
  • Anonimo il 09/04/2012 21:58
    Un plauso per il tema e per la scorrevolezza e l'arguzia dei versi. Tuttavia molti contenuti mi lasciano perplesso.

    Inizio da Monti che lascia la Bocconi... come se fosse un sacrificio, come se la nomina a Senatore e lauto stipendio fosse un contentino.
    La lotta all'evasione sta dando frutti... io quando mi dicevano che c'era bisogno di sensori, di una attività preparatoria complessa prima di partire con le ispezioni raccontavo una storiella orientale.
    Un pesciolino nuotava senza posa, infine esausto si fermò e chiese ad un altro pesce che passava accanto: dove è il mare? Rispose: ci stai nuotando dentro.
    Noi navighiamo nell'evasione, non c'è bisogno di bliz.

    È che due più due non sempre fa quattro, specialmente in economia.
    Una volta un ispettore mi disse: noi abbiamo difficoltà a fare un verbale a ditte che producono beni di basso costo, devono solo chiudere e alla fine la peggio l'hanno i lavoratori.
    Un'altra volta in Corea, un professore mi chiese: come fa il sistema a non collassare in Italia, tenuto conto che i contributi che le aziende devono versare sono così alti?
    Risposi: credo che ogni sistema si crei valvole di sfogo, da noi c'è l'evasione, il lavoro nero, la delocalizzazione...
    Quindi (sebbene io sia per la lotta alla evasione specialmente ai professionisti, medici, avvocati, commercialisti, dentisti...) ritengo che non è la panacea di tutti i mali, anzi che se si spinge oltre certi limiti molte reatà produttive crollano, specialmente al sud. Insomma credo che la cosa sia complessa.
    Anche la lotta alle inefficienze nella pubblica amministrazione ha un limite, ovvero produce disoccupazione, ristagno, invecchiamento degli organici...
    Anche qua ci vuole equilibrio e tempi medio lunghi.
    Certo gli sprechi vanno combattuti, ma la via è la riorganizzazione degli uffici e delle attività, fatta da manager capaci, non il facile populismo.

    Non si parla di finanziamento ai sindacati-Patronati-CAF, per centinaia di milioni di euro solo da parte dell'INPS e dell'Agenzia delle Entrate.

    Infine, l'art. 18 non porterà alcun disastro, già NON si applica ai dipendenti dei sindacati!

    Il problema è che ci stanno conquistando come i barbari fecero con i romani e nessuno se ne rende conto, continuiamo ad abbaiare alla luna. Tantissimi lavori li fanno solo gli stranieri, e moltissimi oggetti, anche di valore e ricchi di tecnologia, sono importati. Anche quelli fatti in Italia spesso li fanno i cinesi.
    E se non si produce ricchezza, dobbiamo mutare il tenore di vita.
    E la legge di Pareto verrà applicata anche alla distribuzione della ricchezza in qualsivoglia situazione.

6 commenti:

  • Anna Rossi il 10/04/2012 10:04
    benvenuto nel sito. ottimo scritto, il tuo. ma ricordiamoci: non viviamo in una dittatura. chi l'ha votati? e adesso i "democraticamente eletti" si faranno i cavoli loro, come sempre. e noi?. ci limitiamo a turarci il naso, come sempre. chi li controlla? deleghiamo tutto, come sempre. aspettiamo la manna dal cielo. ma la democrazia, come cantava Gaber, è partecipazione. purtroppo ci siamo fatti anche noi i cavoli nostri con il disinteresse, lasciando tutto lo spazio a questa gentaglia. dobbiamo prendere i forconi, questa volta perchè da soli non andranno via. perchè loro si "ri. faranno" le leggi a loro personale uso e consumo. tutti appassionatamente uniti nel fottere il popolo italico pecorone al grido - dividi et impera -. non c' è via d'uscita: dobbiamo sporcarci le mani, cacciarli a pedate sperando che non sia spazio per nessuna forma violenza. stavolta non c'è altra via d'uscita. occorre fare molta auotocritica. e non basta più solo inveire stando comodamente seduti sul divano di casa. ci hanno narcotizzato il cervello, siamo ridotti proprio male.. che pena.. povera Italia! (perdona lo sfogo)
  • Anonimo il 10/04/2012 09:50
    Gentile Anonimo, non contesto la fondatezza delle sue affermazioni, che denotano una certa preparazione ed esperienza, soprattutto in campo economico. Tuttavia, mi preme fare qualche osservazione. È vero che la nomina a Senatore di Monti non è un contentino, ma è altrettanto vero che il professore ha rinunciato all'indennità di primo ministro, cosa sicuramente encomiabile. E poi, non era certo obbligato a lasciare l'insegnamento e a impelagarsi in questa intricata situazione!
    È verissimo che in Italia la pressione fiscale è alta, ma questo non può giustificare (almeno, non del tutto!) l'evasione fiscale e il lavoro nero, due delle piaghe che affliggono il nostro Paese. Naturalmente, anche il governo dovrebbe perseguire l'equità, di cui tanto si riempie la bocca!
    Quanto alle inefficienze pubbliche, la riorganizzione degli uffici, di cui parli, passa pure attraverso un adeguamento degli stipendi dei dirigenti statali ai loro meriti e ai risultati conseguiti; in ogni caso, non dovrebbero mai superare, come invece accade, quello percepito dal primo presidente della Corte di Cassazione, ovvero dal più alto magistrato italiano! Non mi pare che auspicare questo significhi fare del populismo.
    Infine, la riforma dell'articolo 18 non rappresentava, a detta degli stessi industriali, il vero nodo da sciogliere per creare sviluppo e posti di lavori. I problemi, com'è noto, sono altri: troppe tasse (anche sul lavoro), un eccesso di burocrazia, corruzione e processi che durano un'infinità.
    Concludo affermando che, il mio scritto, è un semplice componimento satirico, non un saggio di economia! Il suo scopo è quello di far riflettere, col sorriso sulle labbra, sui nostri problemi. Mi fa piacere che lei, nonostante le perplessità sui suoi contenuti, lo abbia apprezzato.
  • Francesco Amorosini il 09/04/2012 21:17
    Non li dimentico! È per colpa loro se siamo indebitati fino al collo!
  • loretta margherita citarei il 09/04/2012 20:49
    non dimentichiamo i casini fatti dai precedenti governi, piaciuta
  • Regina Ghiglietti il 09/04/2012 18:44
    Bravo Francesco mi è piaciuta davvero tanto, ad ogni modo ahimè aumentano aumentano ma com'è che a loro lo stipendio non glielo dimiuisce mai nessuno?... ce ne sono troppi e troppi che non fanno assolutamente nulla a parte dormire e farsi i c... i loro sulle loro belle poltrone, io comprendo che è meglio fare qualche sacrificio piuttosto che andare in default e lo farei più volentieri se vedessi che chi davvero dovrebbe farli li fa... come diceva sempre mio padre Pvera Italia...
  • denny red. il 09/04/2012 17:09
    Professori..? Professori.. di cosa..? Rincondurci..? Si! Che vadano a Fanculo!! Quella è loro professione, a tutti questi cari professori.. questo è il mio sacrificio il mio dono a tutti loro.. il mio caro saluto Che vadano tutti a Fanculo!!! Scusami francesco per questa mia educazione ma.. per questi cosi detti professori.. consapevoli responsabili.. tutto il mio più caro affetto.. di ancora di un buon Vafanculo!!! Ottimo Scritto! Francesco, Bravo.

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