Mentre vivi
perdi misura,
con lui,
del tuo respiro...
Affanno
represso ai suoi occhi
che controllano
le tue emozioni..
e non s'accorge,
o invece sì,
dei tremori
delle labbra.
"Non farmi male"
supplichi
in te...
e nella solitudine
interroghi spesso
le tue e le sue colpe,
assolvi lui
ma condanni te...
L'amore
ha il sapore
di lacrime,
mentre la voglia di fuggire
forse l'amaro
della raggiunta risolutezza.
"Non farmi male..."
Ma è l'ennesima
violenza il tuo varco,
anche al suo sguardo
di diffida
che vuole solo annullarti...
"Non devo farmi male..."
pensi infine esausta,
e urli il disprezzo
per il suo amore,
che non è amore
solo volontà
feroce
di imprigionarti
forse in un rosso silenzio.
Ti arrendi così alla libertà,
alla tua libertà di comprendere
che la tua vita
t'appartiene,
t'appartiene tutta,
finalmente,
così come sei tu nel cuore
respirando felice,
tu gabbiano ondeggiante
ali distese l'aria intorno!