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Povero, ricco o ministro d'altare
Se l'ambizione ottenebra la mente
così che ritrovandosi l'umano
sognante, s'insegue vanamente.
Vorrebbe avere tutto nella mano
vive anelando a potenza ed onore
e ciò, dormendo, si canta lo strano
sempre più illudendosi nell'ore
e ben cantando con voce squillante
travolto dall'effetto dell'umore.
Soldi e potere son migliore amante
della sua vita che non può capire;
l'intorno bruciandosi all'istante
così nell'intento ben riuscire
sognante, canta pure a voce muta
senza capire che imposto é l'agire.
Devastante é più della cicuta
il fare male e provocare dolo
e per l'agir con lingua biforcuta:
l'illusione lo rimette in volo
convinto che sta ben guadagnando
ma sopprimendo si va lì da solo.
Con la sua vita che si sta giocando
non distingue ciò che va inseguendo;
nell'acque tempestose ora nuotando
senza capire quanto sta soffrendo
con l'ambizione ad imporgli l'agire:
così che anche i fratelli va colpendo.
Se avesse lui potuto lì capire
distoglierebbe sguardo alla stoltezza
e se visto si fosse in quel patire
abbandonato avrebbe la scaltrezza;
soltanto danni potrà fare ormai
dall'imporre egoismo per grandezza.
Soldi e potere non basteranno mai
e condannarlo più non me la sento
é il maledetto che provoca i guai
dell'agir che apporterà sgomento;
colpa all'umano non gli posso dare
ma ripararmi voglio ora dal vento.
Gl'idoli ci vuol fare apprezzare
il perfido e mal conquistatore
e se gli riesce l'uomo a controllare
se la canta pure a buon tenore
e nell'andar per conquistarsi parte
ascoltato é come buon cantore.
Più non voglio restare in disparte
rovina l'ambizione molta gente
e lontano la butto più di Marte.
Preservami, ti prego, ora la mente
da sete di ricchezza maledetta
per ascoltare il cuore solamente.
L'anima mia solo amore s'aspetta
ed a null'altro potrà andar pensando
che stia l'umano in strada benedetta;
così che più si andrà purificando
senza che mai si pensi abbandonato
e nel male non si veda più bruciando.
Scordarmi non voglio del passato
poggiavo tutto sull'uman ragione
dagli idoli sempre perseguitato
così confuso come l'ubriacone;
ma dal dì che sei tu sceso in campo
mi si sta diradando l'illusione.
L'esser stato colpito da quel lampo
strano effetto mi ritrovo in testa
anche se non ha prodotto stampo
non si é trattato certo di una festa
e della mente vecchia e malandata
sento che più nulla ora mi resta.
Se la mente dal cuore é separata
prevalgono ambizione con lamenti
e se da fredda luce é comandata
si diventa totalmente dementi;
cerca di capire l'ambizione
per restar lontano dai tormenti.
Se ti fermi e riprendi la canzone
potrai trovare qualche porta aperta
così ben ti si schiarirà ragione:
ma ti vedrai finir sottocoperta;
lascia virare la barca che vira
e ti ritroverai con la scoperta.
E dal comprender chi le fila tira
che del potere discerni il valore
ed or che ben lo tieni sotto mira
sparare più non riesce al cacciatore
che non potrà nessuno più ammazzare;
ed ascoltando, ascolta solo il cuore.
Ben comprende dove vuole andare
senza più del vecchio pensi all'uso
che se più cercava di ben stare
ancor più brancolava nel confuso;
e con lo strano dire che mi leggi
cerca di capir che non ne abuso.
Spero che più col male non mi albeggi
e riabbracciar non voglio i sensi umani
per restare in te che sol proteggi
e fondere le mie con le tue mani
in questa vita che sto riprendendo
a separar la mente dai soprani.
Finalmente bene ora comprendo
quei venti tormentosi e furibondi
così pericolosi che colpendo
riducono sempre da moribondi;
ma a nuova vita son risuscitato
per cibarmi di ciò che ridondi.
Mai pelli in spalla mi son caricato
anche s'ero lontano dal Mistero
e in questa nuova vita quel passato
lo butterò nel mare e più non spero
e non c'é paragone in nuova vita
rispetto a ciò che sono e che non ero.
Ora entrando in un'altra partita
di Dante risentiamo la presenza
del mal la gente non si é mai pentita
bruciando nell'inferno l'esistenza
egli lo ha ben scritto nella carta
e spero pur nella nostra coscienza.
Ascolta e non lasciar questo riparta
altrimenti la finirai da fesso
devi credermi come fece Marta*:
rimanda al cuore o ti ritrovi lesso
così che disponendoti sereno
meglio comprenderai tu da te stesso.
Non sposa il divino col terreno
e il citare dell'inferno e paradiso
s'alterna nell'ameno e disameno
stando sempre vicino al nostro viso;
e pure ti confermo a cuore affranto:
ascolta o ti si spegnerà il sorriso.
Il viso mio s'é bagnato dal pianto
ora che sto scrivendo il raccontare;
é l'essere importante questo canto
in burrasche e freddo a riscaldare
e ciò che descrive l'Alighieri Dante
esistono: accogli e non scherzare.
Ascolta che morir potrai all'istante
o vivrai l'eterno in fuoco e gelo;
t'insisto, mantieniti bramante:
reali sono gli enti del Vangelo;
un giorno per mano accompagnato:
disperazione, allo scorrere del velo.
Per tutti é quest'invito rimarcato
povero, ricco o ministro d'altare
con i quali il Male si é sposato
e colpire come e quando ben gli pare;
nessuno se ne accorge prontamente
ma quando si ritrova in alto mare.
In alcuni ben risiede nella mente
senza che se ne rendano mai conto
così che si nasconde facilmente
e per colpir soltanto resta pronto;
ed anche quando ben hanno colpito:
a chiedersi non pensano lo sconto.
Nulla davvero vale quel vestito
se non lo si pulisce dal crostore
né mai si accorgerà del pervertito
ma forte si vedrà e conquistatore
e beffardamente ride il maledetto
per ciò che ha consigliato al lottatore.
È chiaro che non sente nulla in petto
e anche se si considera cristiano
non si muove come un prediletto
stando ben lontano dal malsano;
e va del mal negando l'esistenza
ma lui da lì non resta mai lontano.
Ma se vissuto avesse la presenza
dell'ente buono oppure dell'opposto
goduto egli ne avrebbe compresenza
e si sarebbe qualcosa proposto;
ascolta dunque bene il mio tenore:
pensa al cuore ed evita l'imposto.
Così che distinguendo male e amore
ascolti e pensi ciò che stai facendo
e se t'avvicina Colomba o l'Astore
accogli ben ciò che stanno tessendo;
che dagli stessi enti spira il vento
e salvo ti vedrai oppure morendo.
Dedica a pregare ogni momento
ed anche a te meglio comprenderai
e dal respirare l'aria di convento
come un lenzuolo bianco tornerai
così che dal sé che s'è spostato:
tu chiaramente ben lo scriverai.
Santi Carismi accetta o battezzato
che son rivelatori del Mistero
e meglio d'ora mai sarai tu stato
dall'aver indossato abito vero
per l'ente spirituale conoscendo
con lo svanir dell'ego, che sol ero.
Per rivederti così risorgendo
ora che il bene ben ti sta guidando
eri il primo pilota e mai perdendo
e a vincere non stai più ora pensando;
ma che belle sorprese dà la vita
che a nuova vita ti sta riportando.
M'hanno imposto il limitar d'uscita
meno peso dando alle chimere
e non sopporto più la mal partita
lontan restando da soldi e potere
più non m'interessa e lascio l'arte
ben conservando sol le nuove ere.
Il Mal resti lontano più di Marte
ora che più vicino a te mi voglio
e non sentir tirarmi d'ogni parte
per stimoli che provoca l'orgoglio;
a te vicin restando eternamente
e dell'insani sensi mi si spoglio.
Dobbiamo regalarci totalmente
tutto demandando alla Passione
trasformante cuore d'ogni mente
in buon sentimento nell'azione;
involando lontano dal passato
e pure da mal gioco di ragione.
Un posticino in cielo ho già trovato
voglio pensarmi soltanto tuo figlio
non lasciarmi al male abbandonato
l'umana dimension mi crea scompiglio
come avrò fatto a vivere nel viale
in quel tempo che più non m'appiglio.
Voglio la vita salvarmi dal male
me la voglio salvare oggi lottando
con forza trasmessa dal Regale;
quel male più non resti dominando
e questa nuova vita che or conosco
la devo oggi trasmettere pregando.
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