Canto al gatto bagascio,
che un dì presi
e che, ormai,
più non lascio,
canto ai suoi occhi di giada
che dan luce
lungo la strada,
al suo abbraccio sornione
che mi avvolge
e regala emozione,
al suo baffo vibrante,
al suo manto setoso
che al pensiero dona riposo,
al suo far coccoloso,
al suo muso ruffiano,
al suo poltrire ozioso
che ti dice : io, sì, so' filosofo,
canto al suo miagolìo
che, ohibò..
pare proprio il mio...