In un attimo che quasi mi rapisce
Ti ritrovo al passaggio dei miei sguardi
Che si appoggiano alla vita nella notte a me vicina
Ti rileggo con sorpresa, quasi fossi l'infinito
Che ritorna senza luna navigando ormai a vista
Dietro al velo si riscalda la tu voce cruda al gusto
Allora giro un'altra carta quasi a dire passo avanti...
ma a passare è solo rabbia per un tempo senza forza
che mi vede osservatore, osservare senza fretta
queste anime ribelli che divertono i mie occhi
fino al punto di ritrovo al passaggio dei miei sguardi
adesso che il mio essere è quasi senza senso
ritrovo il gusto dell'acqua come fosse fonte viva
dell'amore di una madre...
sarà questo il cammino da iniziare?