Un sorso di vita vorrei assaggiare
dal bicchiere del tempo...
È lì, che si può assaporare il tuo sguardo
che nella ragione si perde
Vagando negli aridi segni
che il divenire del giorno riporta
Alla normale purezza...
quasi fosse... O-Dio...
O-Dio, la mia figura
si nasconde quasi a voler calare lo sguardo inerme
Come segno di resa...
E senza sentire ascolto la notte
dei cani randagi e delle puttane
Che ognuno a suo modo dispensi giudizi
Agli occhi del saggio si deve passare...
Passare e pagare ma senza tacere
Perché nel sogno si può anche rubare
E io ti ho rubato quegli occhi una sera
All'ombra di un rosso tramonto
che l'acqua riflette rendendolo nuovo...
cosi ti ho cercato per dirti O-Dio...
O-Dio la forza che non so avere
I silenzi che mi fanno parlare di te
Anche se di te mi riempie il solo essere...
E allora guardo, nel manto di fiammelle
e se una brilla di riflesso alle mie spalle
sarai tu...
allora forse esclamerò O-Dio!