Era il tramonto quando quel giorno
Catturarono il criminale
Era il tramonto ma non conoscevano
Il suo instabile stato mentale
Nelle sue ore di lucidità
Annichilito da quella cella
Anelava la normalità
Pensava a quanto fosse bella
Era il tramonto allorché il derelitto
Si mise a intonare, si mise a cantare
Era il tramonto allorché il derelitto
Si mise a intonare un motivetto:
E pur strisciando dentro a una gabbia
Ancora immortale è la fantasia
E rifuggo le sbarre con rabbia
Pensando ad un'aquila detta Anarchia
Essere pazzi è una ingiusta condanna
Non men della pena che mi frustano addosso
Essere pazzi è una ingiusta condanna
E fondo il mio pianto con il sole rosso
Ma in fondo cos è Normalità
Il breve confin con madama Pazzia?
Se è la sposa di Società
Mi tengo ben stretta la mia malattia
E allora non avrò paura
Della sedia mortale nessun timore
La controcondanna sarà sicura
Ne gusterò tutto il sapore
Alla grassa società
Griderò da scarno inetto
Stato e crimine vanno a braccetto
Tengono l'uomo in cattività
L'accuserò, giuro e prometto
D'assassinio dell'umanità
E nell'ora della fine
Il dio del tempo ascoltava
Le orazioni del condannato
E la giustizia che reclamava
E nell'ora della morte
Il disgraziato tra gli innocenti
Potè ribaltare un po' la sorte:
lui il vincitore e loro i perdenti
Potè ribaltare un po' la sorte:
lui il vincitore e loro i perdenti
Ora è il tramonto, tramonto sereno
Il sole è rosso e come da testamento
Il libero inetto vola nel vento
Il sole è rosso e come da testamento
Simile a un'aquila vola nel vento