m'affaccio
al rurale terrazzo,
fra tenaci trame
d'edera,
mentre il sole si stinge
ed un vespro paonazzo
adombra degli alberi il fogliame.
Dai giardini
s'alzan gli incensi
delle magnolie e dei glicini,
acque inargentate versa la fontana
della piazza.
Brulicano le stelle di lucori intensi,
lontano latrar di cani a far canizza,
gorgoglia eterni inni la rana.
Rilassata, senza il frastuono
della psicosi cittadina,
avvolta in desiderio di lontane
solitudini, verso isole ed a lieti
porti la fantasia veleggia...
Grande fra gli abeti
ride la luna con un sorriso di rame.