Nella calura meridiana,
all’ombra dei filari ricamati
da foglie maculate
e grappoli viola,
distesi, muti, ascoltiamo
le radici respirare…
Ricordo l’odor di camomilla,
che circonda il biondo cesto
dei tuoi capelli;
i languidi occhi nocciola,
il tremor dei tuoi seni colmi,
la tua carne rosea
che non si concede
all’infuocato sguardo del sole.
Sfrigola la calura…
Anche la cicala tace…
Il desiderio ribolle nelle vene.
Tu, ansiosa, attendi…
Io prendo coraggio…
La brezza della collina fa palpitare
le foglie e dolcemente accarezza
le nostre reni che mietono il piacere…