Resto fermo vicino alla luce,
bianco il vestito e le scarpe,
la cenere di profumate candele,
colora i lucidi capelli neri.
Al vederti muovo le braccia,
rimaste sopite dal freddo inverno,
movimento lento ma costante,
verso il tuo viso che fiero le accoglie.
Libero arbitrio, infuso di foglie di melo,
dolce sapore di fresca rinascita,
riporta il ricordo del giovane tempo
che malinconico ma insperato ritorna.
Forse che sia la nascita di nuovi presagi
liberi da contaminazioni autolesioniste?
Forse la rinuncia di necrotiche azioni
delibera la strada al giusto indirizzo?
Paziente la risposta giungera' stupendomi,
risoluta, senza malinteso, calante,
traduzione delle misteriose domande
che repentine torneranno certezze.