Sparuta e strenua foglia
attendo solitaria il caldo estivo
sul ramo che il mio autunno ormai rispoglia.
Anche se avevo, ed ero, argento vivo
ormai non sento, e non ho più, calore
ed il mio spirito fiaccato e schivo
s'accende di rossore.
Ancora un poco e perderò nel viaggio
anche quest'ultimo colore:
gialla sarò e non me ne dispiaccio
se in braccio ad uno zefiro giocondo
mi leverò d'impaccio.