Corpi straziati da lamiere contorte
vite spezzate come rami di un albero
ad un soffio di vento.
Ora non ci sono più;
menti assassine hanno deciso il loro destino,
un capriccio, uno sgarbo, tutto è finito,
è arrivata la morte.
Lamenti, sirene, gente che piange, urla, si strazia,
notizie si rincorrono confuse,
questo è il ricordo di quel giorno di Maggio.
Come voi, mille altri si batteranno,
per far si che il vostro sacrificio non sia stato vano,
per sconfiggere quella mano malvaggia
che vi ha tolto la vita senza appello
alla sentenza di morte.