Ancora un brutto sogno, la vivida reltà
che non migliora il sentimento
ma divora la nostra sensibilità.
Troppe persone diperate
macchine che ci alienano
e inquinano, in profondità.
Soli nel cielo, emanano luce
che così malati, piangono
e a fatica o troppo forti riscaldano.
Questo clima è strano, qualcosa non và
ridendo esilerati da gas urbani, come ubriachi
ci spostiamo sempre pi? in là, prigionieri.
Alla ricerca di qualcosa che non c'e'
perchè non lo sentiamo più che è dentro di noi.
Schivi o schiavi all'amore, deformati, straziati
da eccessi teconologici, da macchine assorbiti
ci perdiamo inebetiti da troppi silenzi
indifferenti, stanchi, dal poco o niente fare
che distinguiamo a malapena le urla lontane
di chi soffre e ci chiama, perduto.
E noi estranei talvolta anche a noi stessi
dobbiamo continuare nella ricerca del senso
anche se pare che tutto sia stato inventato.
No! Qualcosa rimane sempre fa fare:
il nostro e altrui continuo ricercare e creare
con fantasia per divertimento e impegno, padrona.