Di una luce che sale dall'anima
i tuoi occhi risplendono
che, intimoriti, le cose belle
del mondo mirano;
né un turbamento né un passione
il tuo dolce viso ripensa,
né la tua bocca alcun suono proferisce
delle dolci corde dell'arpa.
La tua pelle del color dell'ambra
è dolcemente tinta,
e delle poche parti del corpo
lasciate libere dalle tue vesti
i miei occhi si innamorano;
e il mio sguardo fugge rifugge e si allontana
per poi posarsi e riposarsi
nello spazio di un attimo,
sperando illudendosi di cogliere
quello che il tuo viso non dice.
E il momento dell'addio si ritrova
puntuale e sofferto;
e l'ardore del pensiero lascia il posto
ad una nuova illusione futura,
che sarà più vivida e attesa
nel dolce ricordo della sera.