Lo riconosco il grido del dolore
che nell'umanità è sempre eguale,
che si tratti di uomo o d'animale
riesce sempre a darmi strazio al cuore.
Nella memoria vedo un cacciatore
che la sua mira aveva eccezionale
e che sparò (mi chiedo, a cosa vale?)
contro uno stormo in ciel trasmigratore.
Cadde un piccolo a terra fulminato
e fra gli uccelli quasi fu un sussulto...
ancor sento nell'anima straziato
il disperato urlo per l'insulto
della ghiandaia che nel cielo terso
in un attimo il figlio aveva perso.