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Quassù dalla torre

De nuevo hablo una lingua
that it's european and
hi cion ciù, o haiallallà!

Ma icchè vò dire
quello là?

E la patria fu Siena
della lingua italiana
col ritorno al dialetto

e n' coppa o' letto,
ora imperanti popoli
de tutte le razze nè

che sè un miscuglio,
come un imbroglio
e non riesco a studiare il cinese

Ricevuto lo mms, lo sms
fu anche sos, aiuto!
Ho seri problemi a comunicare

normalmente e umanamente
e come ciliegina sfatta
impera addirittura babele

di standards teconologici
prodotti da tecnologie per conto loro.

Non c'e' più campo da arare
E in cima alla torre
ti invio, un piccione bionico, satellitare

che da questo pianeta riceverai segnale
di travaglio continuo e seria situazione
di fragile e deframmentizzata condizione.

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rossana Russo il 30/04/2012 08:27
    Simpaticissima poesia

3 commenti:

  • Anonimo il 30/04/2012 15:40
    Avrei preferito un salto fra una lingua e l'altra anche negli ultimi versi, o magari sigle e robaccia varia! Comunque, un Palazzeschi dei nostri tempi saresti. È molto ironica e "pastrugliata"...
  • Anonimo il 30/04/2012 09:35
    Le riconosco subito le tue poesie... già dalle prime frasi...

    Sei forte Raf! Molto simpatica!!!
  • Anonimo il 30/04/2012 07:16
    lo riceveremo questo mesaggio... raf... troppo simpatica... ma non solo piena di verità sta la vista amigos... kiss kiss

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