Stanotte ho visto in sogno la Beatrice
quella di Dante, donna "angelicata",
d'incontrarla son stato assai felice
e con grande stupore l'ho guardata.
Era dolce nel viso, ma un di dietro
ci aveva di tal lode meritato
di misura perfetta per il metro,
tal sedere sembrava una mandòla
ed io mi soffermai solo sul... retro!
"Ma di donne che hai visto tu me sola?"
lei mi chiese, arrossendo, in bella bocca,
e la mia fantasia vieppiù s'invola
e dico: "La mia mano te lo tocca!"
E lei: "Questo tuo gesto potrai fare
se non c'è Dante mio, mica son son sciocca!".
Io lo stesso decido di tentare
ed allungo la mano al suo sedere,
ma non vi dico che dovei provare...
Non fu una cosa bella da vedere
e questo sogno certo non m'allieta
poiché tal onta mi toccò di avere.
Fra noi s'era interposto il Gran Poeta,
ragion per cui mi ritrovai, par strano,
la cosa che non era la mia mèta:
il gran culo di Dante proprio in mano!"