Mi sgomenta come possa parlar d'amore
chi interiorizza tanto crudo rancore.
Ogni riferimento è puramente casuale
per tanti individui è un fare abituale
nutrire la propria coscienza
di terrorizzante ostile ambivalenza.
Grazie Stella.
Concordo con te. Si tratta di ostile ambivalenza, un conflitto nel quale purtroppo prevale il rancore. Una persona che si reputa forte, mai ammetterà la sua debolezza, i suoi errori. Ha la sua inoppugnabile verità.
Ha bisogno di amore, ma vive nel suo egoismo; le sue paure, soprattutto di sè stesso, non lo renderanno libero di vivere l'amore o vivrà un amore apparente, per qualche istante nel corso della vita, perchè lo soffoca di continuo.
È difficile lo so, ma se ci si crede alcun dubbio può intaccarlo. L'amore infracito di dubbi e di rabbia non può definirsi tale.
Un dolce sabato
Gtrazie Roberto.
Esistono amore ed odio. Ciascuno ha una propria concezione. Io amo e se lo sostengo è perchè ci credo e non ne parlo solamente ma lo vivo anche con tante delusioni ed incomprensioni. Chi non si sente amato o voluto bene, ha un suo mondo impenetrabile da veri sentimenti di altri e non capirà mai chi lo ama davvero. Questa sofferenza la trasmetterà a chi lo ama infliggendo il risentimento, il suo rancore, il suo odio. Mai se ne renderà conto perchè ostinato assertore delle sue malate e bacate convinzioni.
Amore ed odio, per me, non possono convivere, stare affianco, è una contraddizione insostenibile.
Un buon sabato
non credo si possa parlare d'amore se non lo si vive nel cuore... concordo c'è chi ne è capace e non è solo ambivalente... ma questa è una mia opinione...