Sfoglio il tuo corpo, dicesti,
vorrei memorizzare i tuoi versi,
le rotondità dei seni
e l'incavo invitante del tuo collo.
Leggo rime colorate di pervinca
mentre reciti sonetti a bassavoce,
sullo sfondo di una spiaggia inesistente.
Mi dicesti, la notte non è buia,
se ti accendo lumi d'oro dentro agli occhi,
e cancello ombre lunghe alle pareti.
Oh, le pagine sembrano ali di aironi,
guarda il vento come sguscia dalle onde
e l'oceano diventa scuro di passione!
Le mie dita, segnalibro di una trama,
raccontano le ore del tuo tempo
nate all'alba sulla neve come stelle.