La sabbia mi solletica piano i piedi
mentre, irrequieta, si arrende al mio incedere,
ed ogni granello conquista il suo posto nella mia impronta.
L'onda mi insegue, tenta di lambirmi,
poi si ritira e sferra un altro attacco.
La spuma che si ribella contro il cielo plumbeo
rifiuta di spegnersi senza lasciar traccia;
così, qualche goccia più coraggiosa si stacca dalle altre,
la dove l'impeto azzurro va ad infrangersi.
Sale e, trionfante, ricade sul mio viso,
certa di aver vinto la battaglia.
Ma, delusa, si ritira e scivola via mesta,
sconfitta dalle tante che, salate anch'esse, mi sgorgano dagli occhi.
Lentamente ricalco coi miei passi i solchi
che solo ieri avevo disegnato.
Il mare, burrascoso, affonda il suo ultimo fendente
ed impietoso cancella la fila di orme vuote accanto alle mie,
oggi che non sei più qui a sfidarlo con me.