Ondeggia il papavero
come re imperante nel verde.
Le spighe lo abbracciano
col calore dell'oro.
Pungono i petali
che si lasciano cullare:
incanto e inganno
del vento di maggio.
Subdole giungono
nuvole di panna
gomma che cancella il blu
oscurando il giorno.
Gocce feroci
usurpano il trono.
Le spighe, serve fedeli,
fasciano il rosso
nella terra dissetata.
Nasce la democrazia:
nel campo nuovi soldati
armati d'amore
ritti in solitudine
crescono nell'orgoglio
del mondo nuovo.