Spento nel silenzio della mente
giace un io che più non vedo.
Non un rumore disturba un supplizio
che ancora non trova soluzione,
che ancora non si placa,
portandomi la pace.
Una goccia odo in lontananza,
in un luogo imprecisato di quel mio vecchio mondo.
Sono legato a quel suono da un attimo di smarrimento;
il dolore si placa e la solitudine scompare.
È un solo momento,
ma è un momento di pace.
Me ne nutro e da esso trovo la quiete.
L'attimo si dilata, e diventa eterno,
capace in un solo battito,
di ricondurmi al mio vecchio
caro mondo.