Antonio.
Cinquant'anni e cinque figli.
Una moglie e una casa.
Non lavoro.
Non lavoro e ho dei figli.
Un colloquio.
Un colloquio.
Un altro ancora.
Non lavoro e ho moglie e figli.
Torno a sera.
Non c'è luce.
Ormai fa freddo.
A stento li guardo.
Che coraggio!
Sono un fallito.
Non l'ho scelto io.
Hanno scelto per me.
Ma sono un fallito.
Li guardo.
Quanto dureremo?
Che colpa hanno loro!
Che colpa ho io!
Da due giorni non mangiano.
Io da cinque.
Li guardo;
è finita!
Che coraggio dir loro:
<<V'amo ma morite!>>.