Come sorridi
con gli occhi
che il tuo cuore
te l'illumina.
E felice convivi
con la follia del divenire
in tempi devastati
da stress che portano
al martirio di uomini
e donne inadeguate
se non allenate
alla pace interiore.
E non basta,
davanti avatar
e esseri alieni.
Come piangi
per gioia e amore
e serenità.
Che condividi
con gli amici e
con chi non conosci
ma ti stima.
Il nulla nel tutto
e il tutto nel nulla
come ogni cosa
compenetrata
cellula viva
e degenerata
in malattia.
E non è una ruota
e non è una sfera
è la compenetrazione continua
è l'energia che ci fa schiavi
e ci rende illusi, liberi.
Dal finito all'infinito e ritorno
e il suo opposto mistico e indefinibile.
E questo dolore insopportabile
che il troppo sentire
porta spesso
a voler esser sordi
e stolti complici.