Strano sapersi in viaggio
tutti i giorni
e non dirsi mai addio.
Non ho più niente da fare qui
se non l'urgenza
di capovolgere la mappa
che m'insegni a stare sull'antipodo:
dal fondo, consegnandomi alla cima.
Basta un passo e si ritorna a capo
a volte senza peso delle spalle
lasciate accartocciate
nella ruga di un saluto.
Al futuro non servono verbi
vuole nomi
come il nome che si dà a un ponte
su cui si declinano l'andare e il ritornare
anonimi passaggi che non puoi chiamare.