Il velo è caduto
da occhi ammaliati
nell'abbaglio di un sole cocente
con la rena nelle scarpe
bagnata e tagliente
E pensieri che credevo arrugginiti
scivolano oliati da questa brezza
a prua di una barca da pesca
sento i pesci a largo conversare
Ulivi affollano la mia mente
si contorcono fissi in danze
per raggiungere un azzurro che si perde
e nell'occhio brilla come diamante
More mi colorano i polpastrelli
e ansimo nelle corse tra le dune
un vecchio forno mi ospita fedelmente
tra gli oleandri e l'origano il mio sonno culla
Aggrappata al sogno dello scoglio
d'attraversare il mare che lo schiaffeggia
perdo il mio destino nell'abbandono
a cieli aperti e a stelle
senza nebbia