Io sono gli altri: quelli che non conosci e che salvi.
Sono quelli che non hai mai visto e che ti vogliono bene.
Sono quelli a cui hai mostrato un giardino fiorito: si semina insieme ma i fiori crescono da soli. Non serve stare lì ad aspettare.
Io sono quegli altri per cui tu hai scritto, se mai hai scritto per qualcuno.
Sono quelli che si girano e rigirano nel letto per trenta pagine;
sono quelli da cui l'amore fugge.
Si ama soli perché non si viene amati in cambio. Non serve stare lì ad aspettare.
Io sono quelli:
quegli altri che starebbero male se non ci fossi stato
e non avessi scritto.