Fin dal mio prenatal, di Te sentii parlare, mi piace ciò che sento,
di Te m'innamorai, mai Ti dimenticai.
Nessuno mai ti vide, nessuno Ti toccò mai, si dice che sei potente e grande,
grande assai, nell'alto dei cieli è la Tua casa, sull'immenso il tuo abitare.
Perciò aspetto l'aurora, così ogni mattina il cielo bello chiaro,
poterti vedere, poterti parlare, gli occhi stanchi assai,
penso doman tornare, questa fu la mia attesa che non cessò mai.
Per quello che si dice, si dice di Te, sei giudice e giustiziere duro, severo,
fermo e intransigente, ed io indisciplinata, impenitente, il cuore mi dice,
sei Padre attento, comprensivo, tollerante e buono,
ed io la mia ricerca, non abbandono.
Questo Tuo immenso, nell'immenso cercai, per quanto grande è la terra tutta rovistai
fin sui monti che rasentano i cieli, nelle profondità dei mari.
Il fiore mi fermò Padre Dio, mi bloccò questa piccola cosa.
Ti sei abbassato a tanto Padre Dio, Ti sei abbassato a tanto per amore mio.
In ciò, il Tuo infinito potere, la Tua lungimiranza senza limiti,
il Tuo amore non ha remore, tutto ciò, racchiuso in un piccolo fiore.
Perché andare oltre Padre mio, ora ti ho trovato, il Tuo amore disseminato su tutto
Su questa grande e benedetta terra, terra operosa, operosa, fascinosa e bella
per farne dono alla creatura.
In attesa, tramite essa, abbia ciò che le abbisogna,
ciò che occorre al corpo, l'animo s'inebri in sì fascinosa bellezza.
Padre e creatura in un sol cuore,
per un eterno celestiale amore.