t'ho sognata sulla riva della bassa marea
e desiderata con quel mio pensiero fossile
che t'ha inventata amore nella realtà
arrampicandomi su te ora e subito
oltre la distanza di uno spazio feroce che
distoglie il piacere in una solitudine coatta
la voglia preme esule d'una patria ch'è altrove
priva del sole e del mare in un cielo grigio
che vive tracimando la propria mezza vita
stanotte è tutto cambiato al calar della marea
grotte invisibili hanno spalancato le fauci
e col fiato sospeso le mie dita hanno smesso d'esitare